Speranza ministro: progettare un nuovo Ssn valorizzando la professione infermieristica
“La conferma di Roberto Speranza al ministero della Salute nel Governo Draghi, per la sanità e per chi la vive ogni giorno in prima linea è il segno di una continuità che ci auguriamo porti con sé anche la realizzazione rapidissima di tutte quelle iniziative che il ministro ha avviato, anche concordandole con gli attori del Servizio sanitario nazionale”.
Data:
13 Febbraio 2021
“La conferma di Roberto Speranza al ministero della Salute nel Governo Draghi, per la sanità e per chi la vive ogni giorno in prima linea è il segno di una continuità che ci auguriamo porti con sé anche la realizzazione rapidissima di tutte quelle iniziative che il ministro ha avviato, anche concordandole con gli attori del Servizio sanitario nazionale”.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), plaude alla conferma di Roberto Speranza al dicastero della Salute.
“La riconferma del ministro – continua – è positiva non solo per i professionisti, ma soprattutto per i cittadini-assistiti che in tal modo hanno maggiori garanzie sulla funzionalità e sull’efficienza del sistema salute, in particolare in un momento come questo che richiede il massimo delle forze, il massimo impegno e il massimo della continuità da garantire sotto tutti i punti di vista della cura e dell’assistenza”.
A Speranza, spiega Mangiacavalli, è legata la lotta alla pandemia e anche quel processo di strutturazione, avviato con le Regioni e con tutti gli stakeholders, del nuovo Patto per la salute, la realizzazione per legge dell’infermiere di famiglia e comunità, la specificità infermieristica, la scelta di dare nuovo impulso e priorità all’assistenza sul territorio, la tutela degli operatori sanitari grazie all’approvazione della legge contro la violenza sul personale, ma anche l’abolizione del superticket e il finanziamento del taglio delle liste di attesa che purtroppo la pandemia ha rallentato.
Tutte scelte positive e innovative di cui lo ringraziamo.
Soprattutto però l’azione più importante che la continuità può garantire è verso i cittadini, perché sia possibile uscire dalla pandemia il prima possibile. Cosa che, grazie a scelte non sempre inizialmente popolari del ministro Speranza, nonostante le difficoltà, si sta rendendo possibile anche grazie alla mediazione con le Regioni e al coinvolgimento di tutte le forze sanitarie in campo.
“In ballo – prosegue Mangiacavalli – c’è davvero la salute di tutti, che va raggiunta grazie a un impegno di Governo difeso finora dal ministro e a una multi professionalità autonoma e responsabile, avviata da Speranza e che ora può giungere al suo completo compimento”.
“Siamo lieti quindi – aggiunge la presidente degli oltre 454mila infermieri che operano in Italia – della riconferma di Roberto Speranza e siamo certi che non mancherà da subito di riprendere in pieno quell’attività positiva già avviata prima della crisi e che in realtà non ha mai interrotto neppure per un giorno”.
“Come anche il ministro – aggiunge – può essere certo della responsabilità, coraggio per innovare e cambiare davvero il Ssn sulla base delle evidenze e in funzione dei nuovi bisogni delle comunità che avremo tutti insieme. Gli infermieri ogni giorno, 24 ore su 24 sono accanto a chi soffre assistendo chi ne ha bisogno e non lasciando mai solo nessuno, come la pandemia ha dimostrato, sono pronti a collaborare al suo fianco e a quello delle associazioni di cittadini e pazienti, delle Istituzioni e di tutte le altre professioni, del mondo scientifico e di quello accademico”.
“Il ministro Speranza – conclude – lo sa: gli infermieri ci sono, come sempre”.
Ultimo aggiornamento
13 Febbraio 2021, 14:20
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