Giornata degli operatori sanitari. Fnopi invita a un minuto di silenzio. Dall’inizio della pandemia sono morti 81 infermieri, i contagiati sono quasi 80mila

Gli infermieri sono la categoria professionale che conta il maggior numero in assoluto di contagi.

Data:
20 Febbraio 2021

Giornata degli operatori sanitari. Fnopi invita a un minuto di silenzio. Dall’inizio della pandemia sono morti 81 infermieri, i contagiati sono quasi 80mila

Gli infermieri sono la categoria professionale che conta il maggior numero in assoluto di contagi. A dicembre 2020 gli infermieri contagiati erano l’84,4% di tutti gli operatori sanitari che hanno contratto il virus: circa 71mila tra i dipendenti a cui si aggiunge un’ulteriore percentuale di liberi professionisti che porta il totale dei contagiati a quasi 80mila nel 2020.

19 FEB – Nel giorno dedicato agli operatori sanitari e socio-sanitari e del volontariato (il 20 febbraio: legge 155/2020) la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), con oltre 454mila iscritti, si rivolge a tutti gli infermieri inviando loro una lettera in cui tra l’altro si chiede, nel rispetto delle norme anti Covid, un minuto di silenzio a inizio di ogni turno di lavoro per onorare la memoria di tutti gli operatori sanitari, non solo infermieri, e di tutti i cittadini deceduti per Covid.
 
In un’altra lettera alle Associazioni di pazienti e cittadini che formano la Consulta FNOPI e rappresentano le persone per le quali gli infermieri sono in prima linea nella pandemia, la Federazione sottolinea come questa giornata sia “un momento particolare che vogliamo condividere con le altre professioni, con le organizzazioni di volontariato e in generale con tutti i cittadini, a cui abbiamo deciso di essere vicini, che vogliamo assistere e curare, con cui vogliamo avere una relazione di prossimità, e che non lasceremo mai soli”.
 
Nel 2020 morti per Covid 81 infermieri e quasi 80mila quelli contagiati
Sono 81 gli infermieri in servizio deceduti per Covid, di cui 6 suicidi (comunque contagiati).
L’andamento della mortalità rispecchia i picchi delle fasi pandemiche, ma mentre nella prima fase i decessi si concentravano quasi tutti a Nord, nella seconda sono purtroppo spalmati su tutto il territorio nazionale.
 
Un’ulteriore dimostrazione del peso di Covid nei decessi è il paradossale calo in assoluto di circa un anno dell’età media dei deceduti: negli anni scorsi molti decessi erano legati all’età avanzata oltre che a patologie, nel 2020 sono stati legati alla pandemia e la maggior parte degli infermieri in prima linea è comunque mediamente giovane.
 
Gli infermieri sono la categoria professionale che conta il maggior numero in assoluto di contagi. Secondo il dato INAIL a dicembre 2020 gli infermieri contagiati sono l’84,4% di tutti gli operatori sanitari che hanno contratto il virus: circa 71mila tra i dipendenti (ma il dato ufficiale è al 31 dicembre e quindi sottostimato: la percentuale indicata da INAIL e applicata all’ultimo conteggio dell’ISS supera i 100mila contagi) a cui si aggiunge un’ulteriore percentuale di liberi professionisti non censita dall’INAIL che porta il totale dei contagiati a quasi 80mila nel 2020 a cui si aggiungono poi quelli del 2021.
 
Le percentuali di infermieri contagiati sono diverse nelle Regioni e si va dal minimo del 77,4% in Piemonte al massimo dell’89% in Molise tra gli operatori sanitari che hanno contratto il virus.
 
Per loro e per tutti i cittadini, la FNOPI chiede al Governo, al Parlamento e alle Regioni “di fare in modo che si possano accelerare le campagne vaccinali, considerando che gli infermieri, da sempre vaccinatori per eccellenza, possano essere messi nelle condizioni di agire in massa per la tutela della salute dei cittadini”. E ricorda che “gli infermieri rappresentano, come sottolineano anche gli stessi cittadini-pazienti, la carta vincente per l’assistenza sul territorio”.
 

 

 
Il Fondo di solidarietà
La FNOPI, ha lanciato e finanziato, a partire dall’aprile 2020, il fondo #NoiConGliInfermieri (www.noicongliinfermieri.org). Al fondo, patrocinato da più di 42 associazioni di pazienti e Società scientifiche, hanno contribuito oltre a singoli donatori, numerosi Ordini provinciali e Associazioni di pazienti, anche sette “grandi donatori”: TikTok, Barilla, Enel, Aperol, Abbvie, Soka Gakkai (Istituto buddista italiano), Chiesi Farmaceutici. Anche altre numerose e importanti realtà come Gruppo Fendi, Miroglio, Menarini, Starhotels, Nivea, Federazione italiana pugilistica, hanno scelto di sostenere in modo incondizionato gli infermieri.
 
Dei 4 milioni finora raccolti, oltre 2 milioni sono già stati devoluti agli infermieri contagiati (che hanno riportato importanti conseguenze) e alle famiglie dei deceduti. Le domande giunte alla Federazione sono più di 7.000 e finora sono stati erogati contributi per circa 1.000 richiedenti. Il progetto, inizialmente limitato al 2020, è stato prorogato almeno fino a giugno 2021.

19 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento

20 Febbraio 2021, 21:08

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