Covid. Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nuovo Rapporto Iss sui profili bioetici e biogiuridici

Nella prima parte del documento, dopo aver descritto il sistema nazionale di assistenza agli anziani non autosufficienti, sono presi in esame i loro diritti con riferimento al sistema giuridico italiano.

Data:
21 Marzo 2021

Covid. Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nuovo Rapporto Iss sui profili bioetici e biogiuridici

Nella prima parte del documento, dopo aver descritto il sistema nazionale di assistenza agli anziani non autosufficienti, sono presi in esame i loro diritti con riferimento al sistema giuridico italiano. Nella seconda parte del lavoro sono affrontate alcune tematiche di bioetica clinica riferibili al contesto dell’assistenza medica e infermieristica nelle strutture sanitarie residenziali. IL RAPPORTO.

18 MAR – È stato pubblicato un nuovo Rapporto del Gruppo di Lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) “Bioetica COVID-19”, titolato “Assistenza sociosanitaria residenziale agli anziani non autosufficienti: profili bioetici e biogiuridici” che va ad arricchire la collana dei Rapporti Covid dell’Iss che conta ormai 69 titoli, di cui sei prubblicati nel 2021.
 
Il Gruppo di Lavoro è coordinato da Carlo Petrini (Direttore dell’Unità di Bioetica e Presidente del Comitato Etico dell’ISS) e include esperti, interni e esterni all’ISS, che coprono molteplici aree disciplinari oltre la bioetica: sanità pubblica, epidemiologia, medicina clinica, giurisprudenza, biogiuridica, scienze infermieristiche, filosofia, pediatria, cure palliative, e altre.
 
L’epidemia da COVID-19 – sottolinea una nota dell’Iss – ha mostrato come siano i soggetti più vulnerabili a essere colpiti maggiormente dalla mancanza di risorse materiali e organizzative durante una crisi. Piani di preparazione generali non possono prescindere dall’individuazione di strumenti e strategie adeguate a garantire la tutela di tutti gli individui, compresi quelli in condizione di non autosufficienza, seppure nella temporanea contingenza di un’eventuale compressione e limitazione dei diritti generata dalle circostanze emergenziali.
Nella prima parte del documento, dopo aver descritto il sistema nazionale di assistenza agli anziani non autosufficienti, sono presi in esame i loro diritti con riferimento al sistema giuridico italiano.

Nella seconda parte del lavoro sono affrontate alcune tematiche di bioetica clinica riferibili al contesto dell’assistenza medica e infermieristica nelle strutture sanitarie residenziali. Sia le “questioni etiche quotidiane” come il rispetto dell’autonomia, il consenso informato, l’uso di contenzione fisica e farmacologica, la gestione del dolore, la comunicazione con i familiari, ecc., sia le “grandi questioni etiche” come le decisioni sul fine vita, assumono notevole rilevanza nel quadro generale della tutela del bene e dei diritti dei residenti.

Il rapporto – spiega ancora l’Iss – cercherà di fornire alcune indicazioni affinché la persona e le sue necessitò siano posti sempre al centro del processo di cura e sia riservata la giusta attenzione alla valorizzazione della sua autonomia (o autonomia residua) e indipendenza.

Viene quindi proposta una Carta dei diritti dell’anziano con particolare riferimento al lavoro svolto a livello europeo dall’AGE Platform Europe, che ha portato alla realizzazione della “Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane che hanno bisogno di cure a lungo termine”.

Un paragrafo specifico è dedicato all’analisi delle principali criticità che le RSA hanno dovuto fronteggiare nel contesto della pandemia da SARS-CoV2, sottolineando come la tutela dei diritti e la cura delle persone debbano essere garantite in questi “luoghi di vita” anche durante uno stato di emergenza, in maniera il più possibile trasparente.

I punti di riflessione proposti nel documento – scrive ancora l’Iss – non hanno la pretesa di essere esaustivi rispetto alla complessità del tema assistenziale nei confronti di una popolazione caratterizzata da una grande rivoluzione demografica. Come è stato sottolineato, a livello globale è viva “l’urgenza di una nuova attenzione alle persone anziane”.

A partire dai lavori della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana istituita dal Ministero della Salute, la sinergia istituzionale sul tema dovrà essere ampia affinché sia “ripensata globalmente la prossimità della società verso gli anziani”.

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18 marzo 2021
© Riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento

21 Marzo 2021, 10:29

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