Ddl defibrillatori, c’è il via libera della Igiene e Sanità. Dieci milioni per potenziare il primo soccorso e formazione nelle scuole
Il disegno di legge 1441 (relatore Gallinella, M5S) sui defibrillatori è stato approvato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, dopo l’ok già ottenuto alla Camera nel 2019.
Data:
28 Maggio 2021
Il disegno di legge 1441 (relatore Gallinella, M5S) sui defibrillatori è stato approvato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, dopo l’ok già ottenuto alla Camera nel 2019.
Il ddl introduce diverse misure importanti per rafforzare il primo soccorso in caso di arresto cardiaco: è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione nei prossimi cinque anni dei defibrillatori automatici esterni (Dae) in luoghi molto frequentati come aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, scuole e università e sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi), l’obbligo dell’introduzione a scuola dell’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’obbligo per le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di DAE.
Andrea Scapigliati, past president e membro del consiglio direttivo di IRC, Italian Resuscitation Council, società scientifica senza scopo di lucro riconosciuta dal ministero della Salute, che unisce medici e infermieri esperti in rianimazione cardiopolmonare e che ha contribuito alla definizione dei contenuti della legge grazie alle audizioni nella Commissione Affari Sociali della Camera osserva: «L’approvazione della legge è fondamentale per rendere più efficace il primo soccorso e per salvare più vite. Le novità previste contribuiscono a creare una più rapida “catena del soccorso” che fornisce ai cittadini che assistono a un arresto cardiaco gli strumenti per intervenire subito con l’aiuto del 118. Si tratta di un aspetto essenziale considerato che la possibilità di sopravvivenza diminuisce del 10% per ogni minuto che passa. Auspichiamo che queste misure possano essere al più presto operative».
Su 400.000 arresti cardiaci registrati ogni anno in Europa si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore. La percentuale di sopravvivenza è dell’8%.
Le novità introdotte dal ddl 1441 puntano proprio a incrementare il coinvolgimento dei cittadini nel primo soccorso e a dare loro gli strumenti per farlo: oltre ai 10 milioni di euro per l’installazione dei DAE in luoghi pubblici molto frequentati, all’obbligo di insegnamento a scuola delle manovre di primo soccorso e all’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatore, la nuova legge prevede per esempio l’obbligo per il 118 di fornire ai cittadini le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il DAE e l’introduzione di applicazioni per la geolocalizzazione dei Dae. La legge inoltre stabilisce che, in assenza di personale sanitario o di personale non sanitario, ma formato sul primo soccorso, anche i cittadini comuni che non hanno ricevuto una formazione specifica siano autorizzati a utilizzare i Dae.
Molte di queste innovazioni sono presenti anche nelle nuove linee guida europee sul primo soccorso recentemente aggiornate e pubblicate da European Resuscitation Council (ERC), di cui IRC è parte, sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR), consenso mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco. L’approvazione del ddl 1441 – rilevano quindi da Irc – colloca l’Italia all’avanguardia sul piano della riforma del primo soccorso.
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Ultimo aggiornamento
28 Maggio 2021, 21:37
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