Covid. “Obiettivo 54,3 mln di vaccinati entro settembre”. Poi l’invito alle Regioni: “Passare progressivamente da hub a sistema capillare”. L’audizione del commissario Figliuolo
“A questo punto della campagna serve un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto più capillare e prossimo ai cittadini, con l’obiettivo di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili e degli over 80”.
Data:
8 Giugno 2021
“A questo punto della campagna serve un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto più capillare e prossimo ai cittadini, con l’obiettivo di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili e degli over 80”. Quanto all’ipotesi del ricorso a una terza dose di vaccino anti Covid, ha spiegato che, considerati gli attuali scenari della pandemia, “potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose”. Così il commissario in audizione in Commissione Bilancio alla Camera.
07 GIU – “Ho da subito evidenziato l’importanza dell’obiettivo da raggiungere, ovvero quello di conseguire la vaccinazione dell’80% popolazione entro settembre. In tale popolazione è compresa anche la platea 12-15 anni, si tratta in totale di 54,3 milioni di cittadini. L’impegno è completamente orientato alla tutela della salute e della vita dei cittadini”.
Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera sul Dl Sostegni bis.
“Tra maggio ed aprile – ha ricordato – sono arrivate 28,3 milioni di dosi di vaccini: 19 mln di Pfizer, 2,5 mln di Moderna, 5,2 mln di Vaxvevria e 1,6 mln di Janssen. Al termine del terzo trimestre, dovrebbero essere consegnate 54,7 mln di dosi complessive. La capillarizzazione della somministrazione rappresenta la condizione essenziale per il successo della campagna vaccinale e si realizza incrementando la platea dei vaccinatori e i punti vaccinali. Il rateo ideale da mantenere è fissato in almeno 500 mila somministrazioni al giorno – ha ricordato Figliuolo – Ad oggi si sono registrate punte anche di oltre 600 mila al giorno. Da inizio campagna sono state effettuate oltre 38 milioni di somministrazioni e, dalla metà di maggio, il numero medio delle somministrazioni settimanali si è attestato a circa 3,5 milioni, in linea con i target prefissati”.
Quanto al numero di vaccinazioni quotidiane: “L’obiettivo è poter effettuare 550.000 somministrazioni al giorno, ad oggi in alcune giornate siamo arrivati anche a oltre 600.000 al giorno. I punti vaccinali sono oltre 2.661”.
Passando al numero di persone che risulta aver ultimato il ciclo vaccinale su scala nazionale: “L’82,31% degli over 80 e il 35,37% della platea 70-79 enni. Con riferimento alla categoria dei 60-69 enni (circa 7,6 mln di persone) – ha ricordato il generale – ha completato il ciclo vaccinale il 28,27%”. Serve “un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub a un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto piu’ capillare e prossimo ai cittadini”.
Figliuolo ha poi parlato anche di scuola: “Attesa l’irrinunciabile valenza sociale ed educativa della didattica in presenza, è stato chiesto di garantire, prima dell’inizio dell’anno scolastico, la massima copertura possibile di tutta la popolazione studentesca, nelle fasce di età per le quali i preparati farmacologici saranno disponibili. Proprio recentemente, a seguito dell’estensione dell’indicazione terapeutica del vaccino Cominarty (Pfizer) fino a soggetti di età pari o superiore a 12 anni, è stato chiesto alle Regioni di dare immediata attuazione a tale estensione utilizzando linee dedicate negli hub vaccinali e facendo il più ampio ricorso ai pediatri di libera scelta”.
Non è esclusa poi la necessità di una terzo richiamo. “Stante gli attuali scenari, l’attivita’ vaccinale futura potrebbe prevedere almeno una dose di richiamo”.
Infine, c’è stato un passaggio anche sulla precedente gestione dell’emergenza da parte dell’ex commissario: “Anche se ad oggi non è stato ancora effettuato un formale passaggio di consegne con la precedente gestione commissariale in capo a Domenico Arcuri, anche in ragione della complessità dell’attività amministrativa e contrattuale realizzata sin da maggio 2020, si è provveduto al pagamento di oltre 1,6 miliardi di euro per lo più riferite a impegni di spesa precedentemente assunti. L’intendimento e’ quello di recuperare il ritardo accumulato e onorare gli impegni nei tempi previsti contrattualmente”, ha aggiunto. In tal senso, solo la chiusura del bando per la realizzazione dei centri vaccinali “Primule” dovrebbe comportare un atteso risparmio di 189 milioni di euro.
07 giugno 2021
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Ultimo aggiornamento
8 Giugno 2021, 21:56
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