Salento Biomedical District, ecco il superlaboratorio a servizio della sanità

Il Salento Biomedical District sarà l’incubatore di iniziative imprenditoriali e attrattore di investimenti destinati alla ricerca nel settore della sanità.

Data:
26 Giugno 2021

Salento Biomedical District, ecco il superlaboratorio a servizio della sanità

Il Salento Biomedical District sarà l’incubatore di iniziative imprenditoriali e attrattore di investimenti destinati alla ricerca nel settore della sanità. Il progetto è stato creato dall’Università del Salento con Medtronic Italia, assieme all’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr Nanotec) e al Center for biomolecular nanotechnologies dell’Istituto italiano di tecnologia (Cbn – IIT Lecce).

A tagliare il nastro Gaia De Marzo, dottoranda dell’Università del Salento in Ingegneria dei materiali e nanotecnologie presso il CBN – IIT Lecce. Il rettore dell’università del Salento, Fabio Pollice, ha detto che “l’inaugurazione del Biomedical District è un momento importante per l’Università del Salento e per il territorio, non solo perché si dà vita a una struttura che contribuirà alla creazione di un polo biomedicale, fungendo da incubatore di nuove iniziative imprenditoriali e da attrattore di investimenti research intensive, ma anche perché si dà attuazione ad un indirizzo strategico che la nostra comunità accademica ha posto a base della propria missione: fare del nostro ateneo – e, di riflesso, del Salento – un hub di ricerca di livello internazionale sul benessere sostenibile”.

Tra gli interventi in videoconferenza durante la cerimonia di inaugurazione, ha scritto Gianfranco Moscatelli su bari.repubblica.it, quello della professoressa Ilaria Capua, virologa e direttrice One Health center of Excellence – Università della Florida. “Mi piacerebbe soprannominare questa bellissima iniziativa un incubatore di oro grigio, che è il cervello, il talento. È quello che alla fine fa muovere il mondo e lo sposta verso il progresso. Un progetto straordinario perché le nuove frontiere della ricerca sono frontiere di nuove collaborazione. Dobbiamo avere il coraggio e la forza, perché non sarà facile, di unire le competenze diverse che arrivano dal mondo dell’impresa, dell’università e dalle istituzioni di ricerca, per trovare sinergie. Sono convinta che la Puglia, una terra così generosa, può dare ricerca e nuove frontiere per i nostri ragazzi” ha detto Ilaria Capua.

In collegamento anche il sottosegretario alla Sanità Pierpaolo Sileri che ha definito la nuova struttura un “modello di sintesi tra tutti gli attori che partecipano all’iniziativa. Dobbiamo facilitare l’ingresso del privato nel pubblico. Solo così si può eccellere, con una partnership pubblico-privata, ma nella Sanità questo purtroppo negli anni scorsi è avvenuto in maniera molto frammentata”.

Ultimo aggiornamento

26 Giugno 2021, 21:24

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