Vaccini. Dati Emilia Romagna confermano efficacia: copertura all’86% contro le infezioni e al 93,6% contro i ricoveri

Il nuovo monitoraggio, aggiornato ad agosto, dell’Agenzia Sanitaria e Sociale regionale mostra che i non immunizzati rischiano fino a 13 volte in più di finire in ospedale.

Data:
2 Settembre 2021

Vaccini. Dati Emilia Romagna confermano efficacia: copertura all’86% contro le infezioni e al 93,6% contro i ricoveri

Il nuovo monitoraggio, aggiornato ad agosto, dell’Agenzia Sanitaria e Sociale regionale mostra che i non immunizzati rischiano fino a 13 volte in più di finire in ospedale. Nelle ultime 4 settimane sono stati rilevati 34 decessi, di cui 20 nella popolazione over 80 e 14 nella classe di età 60-79 anni: l’incidenza di decesso è 5,8 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.

02 SET – Chi non si vaccina rischia mediamente 5 volte di più, rispetto a chi è vaccinato, di contrarre l’infezione da SARS-Cov-2. Non solo: rischia molto di più (un numero che varia dalle 9 alle 13 volte) di essere ricoverato in ospedale. È uno dei dati emersi dal nuovo monitoraggio (relativo al mese di agosto) dell’Agenzia Sanitaria e Sociale dell’Emilia-Romagna, relativamente all’impatto della campagna vaccinale sulla popolazione emiliano-romagnola. Per gli esperti regionali, dunque, i vaccini funzionano, nonostante la presenza della variante Delta. In particolare, l’efficacia dei vaccini in Emilia-Romagna è superiore all’86% contro il rischio infezioni, pari al 93,6% nella prevenzione dei ricoveri (al 96,2% per quelli in terapia intensiva) e al 95% per i decessi.

Occorre comunque considerare che la platea inclusa nell’analisi comprende i vaccinati fino al 30 giugno 2021, in totale 2.398.313 cittadini. Al 31 agosto i vaccinati con almeno una dose in Emilia-Romagna sono più di 3,2 milioni.

“Rispetto ai dati relativi al 30 giugno – illustra una nota diffusa dalla Regione -, lo studio conferma la capacità di tutti i vaccini di ridurre in modo molto significativo il rischio di contrarre un’infezione, essere ricoverati (sia in reparti Covid che in terapia intensiva) e morire in seguito all’infezione: l’efficacia media dopo il completamento del ciclo vaccinale nel prevenire le infezioni si mantiene superiore all’86% (con una leggera riduzione pari al 3,6% rispetto al monitoraggio al 30 giugno, spiegabile con l’impatto della variante Delta). Quasi immutata l’efficacia nel prevenire i ricoveri, che è pari al 93,6%; resta elevata anche la protezione nei confronti dei ricoveri in terapia intensiva (96,2%) e dei decessi (95%)”.
E l’efficacia del vaccino si mantiene elevata nel tempo: “Il follow-up post-vaccinazione, che allo stato attuale arriva fino a 7 mesi, mostra come sia ancora superiore all’80% nei confronti delle infezioni e del 94% nei confronti dei ricoveri ospedalieri”.

Al completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia è elevata negli operatori sanitari e negli anziani residenti in strutture residenziali, le prime due categorie ad essere state vaccinate: “In ambedue i casi l’efficacia media nel periodo è intorno al 91-92%, anche se per gli operatori sanitari si riduce all’83% nell’ultima settimana di follow-up, mentre per gli ospiti delle Case Residenza Anziani (CRA) si osservano oscillazioni delle ultime 3-4 settimane che vanno dall’88% al 96%.
Incidenza di infezioni e ricoveri negli ultimi due mesi tra non vaccinati e vaccinati”.

Nel complesso, tra fine giugno e fine agosto l’incidenza di infezioni e ricoveri nella popolazione emiliano-romagnola è molto più elevata nei non vaccinati che nei vaccinati anche se, in ambedue le categorie, si osserva un aumento dell’incidenza di infezioni e di ricoveri nella parte finale del periodo considerato, ma non per le infezioni che comportano il ricovero in terapia intensiva nei vaccinati: per questi ultimi rimane contenuta.

“L’analisi per classe di età mostra che, nelle ultime 4 settimane, l’incidenza di infezioni è molto elevata soprattutto nei giovani non vaccinati (12-39 anni), mentre quella di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva è elevata soprattutto nella classe di età 60-79 anni e interessa in modo preponderante i non vaccinati”, spiega la nota. E “l’analisi per fragilità clinica (secondo la classificazione RiskER) mostra come l’incidenza di infezioni sia molto elevata soprattutto nelle persone a basso rischio non vaccinate, mentre l’incidenza di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva sia elevata soprattutto nelle persone a medio ed alto rischio non vaccinate”.

Proseguendo con l’illustrazione dei dati, la Regione spiega che “il rischio relativo di infezione, ricovero in reparto e ricovero in terapia intensiva nei non vaccinati nelle ultime 4 settimane, standardizzato per età e classe di rischio RiskER, mostra come sia mediamente circa 5 volte maggiore (di infettarsi) rispetto ai vaccinati. Il rischio di ricovero in ospedale è tra 9 e 13 volte maggiore nei noi vaccinati a seconda della settimana considerata. Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, il rischio è sempre molto più elevato per i non vaccinati, con una stima puntuale che è costantemente superiore a 10 volte nelle quattro settimane”.

Quanto ai decessi: “Nelle ultime 4 settimane sono stati rilevati 34 decessi, di cui 20 nella popolazione over 80. I restanti 14 decessi hanno riguardato la classe di età 60-79 anni: l’incidenza di decesso è 5,8 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati”.

Continua, intanto, la campagna vaccinale in Emilia-Romagna, con l’81,4% degli over 12 che ha già ricevuto la prima dose e il 71,6% che ha completato il ciclo. In particolare, queste le percentuali di copertura per fasce d’età: 12-19 anni, prima dose 62,8% e seconda dose 40%; fascia 20-29, prima dose 79,2% e seconda 56%; 30-39 anni 72,4% prima e 55,8% seconda; 40-49 anni 74% e 63,9%; 50-59 anni 82,8% prima e 77,4% seconda; 60-69 anni 88,4% prima e 86% seconda; 70-79 anni 92,6% prima e 90,7% seconda; over 80: 99,3% prima dose e 97,4% seconda.

02 settembre 2021
© Riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento

2 Settembre 2021, 20:54

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