Puglia. CdL infermieristica, Galante: “Prossimo passo incontri in tutte le province tra Asl, Università e OPI per risolvere le criticità”
Bari 19 novembre – Si è tenuta questa mattina una nuova riunione del tavolo permanente di confronto tra Regione e OPI Puglia sui corsi di laurea per la professione infermieristica attivati con il coinvolgimento delle università pugliesi.
Data:
19 Novembre 2021
Bari 19 novembre – Si è tenuta questa mattina una nuova riunione del tavolo permanente di confronto tra Regione e OPI Puglia sui corsi di laurea per la professione infermieristica attivati con il coinvolgimento delle università pugliesi. Presenti all’incontro di oggi i direttori generali delle Asl pugliesi in cui ha sede il corso di laurea.
Sono intervenuti il professor Alessandro Dell’Erba, neo presidente della Scuola di medicina di Uniba, il professor Attilio Pisanò di Unisalento e la professoressa Flavia Indrio dell’Università degli Studi di Foggia, e per un saluto istituzionale anche l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone.
“L’obiettivo del tavolo – spiega il consigliere regionale del M5S Marco Galante, promotore del tavolo e delegato a partecipare per il presidente Emiliano – è quello di risolvere le criticità emerse dall’analisi attuale sui requisiti di accreditamento dei corsi di laurea realizzata da tutti gli Ordini Pugliesi.
Obiettivo condiviso è quello di definire un percorso condiviso finalizzato a raggiungere gli standard strutturali e organizzativi previsti per il Corso di Laurea in Infermieristica indicati dall’ANVUR e disciplinati dai DM ministeriali.
Per questo oggi erano presenti anche i direttori generali delle ASL e i rappresentanti delle Università, che hanno assicurato di aver già risolto alcuni dei problemi rilevati e la disponibilità a incontri nelle diverse province, in modo da lavorare insieme per migliorare l’offerta formativa e garantire omogeneità su tutti i territori.
Tra gli obiettivi qualificanti previsti per l’accreditamento, su cui è indispensabile lavorare, ci sono le attività di tirocinio clinico guidato sui territori, che al momento non risultano essere svolte; la presenza di direttori didattici delle attività formative professionalizzanti, che devono essere a tempo pieno e non impegnati anche in altre attività; e la presenza di adeguate strumentazioni per la didattica.
Su Lecce serve gestire al meglio questa fase di transizione nel passaggio dei corsi dall’Università di Bari alla nuova facoltà di medicina di Unisalento. La pandemia ha reso chiaro che serve aumentare il numero degli infermieri da formare, data la carenza di professionisti, per cui già quest’anno sono state aumentate le immatricolazioni, ma per farlo è necessario garantire alti standard formativi.
Dobbiamo rivedere il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari, siglato nel 2008 e far sì che non resti solo su carta, ad esempio garantendo la presenza dei tutor, che oggi manca quasi del tutto.
Una volta definiti i prossimi step negli incontri sui territori, chiederemo la convocazione di una conferenza di servizi alla presenza di tutti gli attori interessati, in modo da migliorare i corsi e poter dare un impulso a quell’assistenza territoriale e di prossimità di cui parliamo da anni e in cui è centrale la figura dell’infermiere”.
Redazione Nurse Times
Ultimo aggiornamento
19 Novembre 2021, 20:34
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