Covid. Speranza: “Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro è la strategia giusta”. E su medici e infermieri: “No alla retorica degli eroi, rompere tetti di spesa”

Intervista a tutto campo ieri a Mezz’ora in più con Lucia Annunziata.

Data:
14 Febbraio 2022

Covid. Speranza: “Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro è la strategia giusta”. E su medici e infermieri: “No alla retorica degli eroi, rompere tetti di spesa”

Intervista a tutto campo ieri a Mezz’ora in più con Lucia Annunziata. Molti i temi. Confermato parere favorevole del Governo al bonus psicologico che dovrebbe essere approvato all’interno del milleproroghe. E poi un nuovo appello alla vaccinazione: “Dobbiamo ancora insistere per vaccinare, più asciughiamo l’area dei non vaccinati più il Paese è in sicurezza”, anche perchè “abbiamo bisogno ancora di un elemento di cautela. L’Ecdc dice che non ne siamo ancora usciti, anche se va molto, molto meglio”.

14 FEB – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato ieri da Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più“, ha affrontato i temi sanitari legati al vaccino e al Covid: “I tanti casi di Omicron non si sono trasformati in ospedalizzazioni e ciò è grazie alla campagna vaccinale: siamo al 91% di prime dosi tra gli over12, stiamo piegando la curva senza aver dovuto far pagare alle persone un prezzo di chiusure come in altre stagioni e questo non era scontato” ha detto il ministro, ma “abbiamo bisogno ancora di un elemento di cautela. L’Ecdc dice che non ne siamo ancora usciti, anche se va molto, molto meglio”.
 
L’obbligo vaccinale per gli over 50 “è una scelta giusta”
Sulle polemiche legate al green pass rafforzato: “Dal 15 c’è obbligo di green pass sui luoghi di lavoro: è una strategia giusta. E’ un provvedimento mirato per le persone over 50 non vaccinate che più rischiano di essere ospedalizzate se infettate. L’obbligo è una scelta giusta che ci mette nelle condizioni di guardare con più fiducia nei prossimi mesi. Dobbiamo ancora insistere per vaccinare, più asciughiamo l’area dei non vaccinati più il Paese è in sicurezza”, ha aggiunto il ministro.
“Bello aver tolto l’obbligo di mascherina all’esterno”, ma tenerle con sé è anche “buon senso”
Rispondendo a una domanda sui dispostivi di protezione: “Bello il segnale di aver tolto la mascherina all’esterno, ma va sempre tenuta con sé in caso di assembramenti o luoghi chiusi. Se io sono all’esterno in un parco e cammino per strada senza rischi tolgo la mascherina ma la norma che ho firmato dice che la mascherina va tenuta con sé e se ci sono assembramenti va indossata. Vanno sempre indossate al chiuso e all’aperto vanno indossate appena c’è un elemento di rischio, ciò anche per buon senso”.

Raddoppiati i posti in terapia intensiva, “fino a 9500 posti”, “chiudere la stagione dei tagli e aprire quella degli investimenti”
“Oggi il paese è più forte e la comunità scientifica ha imparato a conoscere meglio il virus. Prima del Covid avevano 5mila posti in intensive e oggi sono raddoppiati fino a 9500 posti. Le borse di specializzazione peri medici erano 6mila l’anno e siamo arrivati a 17.400 e si è rafforzata la ricerca e gli Irccs. Abbiamo fatto un grande passo avanti sulle risorse e abbiamo 124 miliardi per il fondo sanitario nazionale. Possiamo quindi chiudere la stagione dei tagli e aprire quella degli investimenti”. E su investimenti e riconoscimenti per medici e infermieri impegnati in prima linea nella lotta al Covid ha aggiunto: “La retorica dei medici e infermieri eroici non piace nemmeno a loro. Dobbiamo rompere i tetti di spesa”.

Sul Cts non ci sono ancora decisioni se chiuderlo o meno dopo la fine dello stato di emergenza
“Se rimarrà il Cts? Valuteremo, non ci sono ancora decisioni. Abbiamo lavorato a fianco della comunità scientifica in questi due anni e questo non cambierà. Poi valuteremo le modalità tecniche in merito al Cts quando arriveremo sotto la scadenza del 31 marzo per lo stato di emergenza, ma il governo continuerà ad avere rapporto stretto con la comunità scientifica. Sul Cts non ci sono decisioni assunte ma valuteremo le modalità tecniche”.

Sì al bonus psicologico, “ci sarà nel Milleproroghe”
Il bonus psicologico “ci sarà” nel Milleproroghe “e stiamo lavorando anche a un finanziamento per bonus di assistenza psicologica. Attenzione però, con il bonus psicologico non risolviamo tutto, dobbiamo rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Il bonus è un primo segnale e c’è il mio impegno”.

Giusto, con qualche cautela, riaprire le discoteche
In materia di riaperture, poi Speranza si è concentrato sulle discoteche: “Abbiamo riaperto tutte le attività, le discoteche erano le sole rimaste chiuse, ma serve il super green pass e la capienza resta al 50%, ma io penso che dobbiamo mettere tutte le attività economiche in condizione di ripartire. Chi va in discoteca mantenga cautela e prudenza, siamo in una fase di transizione, non ne siamo ancora fuori”.

Momento più difficile fu il lockdown
“Il momento più difficile per me è quando abbiamo deciso il lockdown, quello è stato il momento più difficile e non avevamo né vaccini né farmaci. Se lasciato circolare il virus avrebbe mietuto moltissime vittime. L’idea venne fuori dal confronto del Consiglio dei ministri. Dopo poche settimane quella scelta venne assunta da molti altri paesi. Abbiamo riflettuto a lungo, abbiamo discusso per giorni e Conte si rese conto che la scelta migliore era la chiusura generalizzata”.

Conte non ha pagato la scelta del lockdown
“All’inizio della pandemia c’era una senso di grande unione tra i partiti. Ci sono resoconti parlamentari di quei giorni che raccontano di una grande unità del paese e prima o poi questa cosa si dovrà studiare. Il paese si dimostrò migliore di come molti credevano, le divisioni e complessità si sono sviluppate nel secondo anno con l’arrivo dei vaccini. Il governo Conte non ha assolutamente pagato la scelta del lockdown”.

Sui vaccini ai bambini dobbiamo fidarci degli scienziati “non è materia di contesa politica”
“Dobbiamo fidarci dei nostri pediatri e scienziati, non è materia di contesa politica. Sbaglia chi la porta su questo terreno. Dobbiamo fidarci della comunità scientifica, tutto possiamo fare tranne che portare questi temi su una discussione politica un po’ più da campagna elettorale e che non fa bene al Paese”, questa la risposta di Speranza a una domanda sul fatto che Matteo Salvini e Giorgia Meloni abbiano dichiarato di non avere vaccinato i figli.

Fonte: Rai News

14 febbraio 2022
© Riproduzione riservata

Ultimo aggiornamento

14 Febbraio 2022, 21:50

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