“La circolazione simultanea di virus sinciziale, Covid e influenza rischia di mettere sotto pressione i servizi sanitari”. L’Ecdc lancia l’allarme e consiglia: “Usare le mascherine, promuovere vaccinazioni e smart working”

Il Centro europeo per il controllo delle malattie: “La stagione festiva di fine anno è associata ad attività come incontri sociali, shopping e viaggi, che comportano rischi aggiuntivi significativi per la trasmissione di RSV e altri virus respiratori.

Data:
14 Dicembre 2022

“La circolazione simultanea di virus sinciziale, Covid e influenza rischia di mettere sotto pressione i servizi sanitari”. L’Ecdc lancia l’allarme e consiglia: “Usare le mascherine, promuovere vaccinazioni e smart working”

Il Centro europeo per il controllo delle malattie: “La stagione festiva di fine anno è associata ad attività come incontri sociali, shopping e viaggi, che comportano rischi aggiuntivi significativi per la trasmissione di RSV e altri virus respiratori. Il rafforzamento dei sistemi sanitari e il sostegno degli operatori sanitari dovrebbero essere prioritari a causa del rischio di una grave pressione sui nostri sistemi sanitari nelle prossime settimane e mesi”. IL DOCUMENTO

12 DIC – 

Un rischio elevato di pressione sui sistemi sanitari a causa della circolazione simultanea di alcuni patogeni respiratori, come l’influenza e i virus SARS-CoV-2 insieme all’aumento dei ricoveri pediatrici dovuti al virus sinciziale che causa bronchioliti. A lanciare l’allarme è l’Ecdc che evidenzia come “diversi paesi dell’UE/SEE stanno vivendo un’elevata circolazione del virus respiratorio sinciziale (RSV) e aumenta anche il numero di infezioni respiratorie acute gravi (SARI) dovute all’infezione da RSV. Le infezioni da RSV in questo periodo dell’anno non sono insolite, ma più alte e all’inizio di quest’anno rispetto al periodo pre-pandemico, anche in modo proporzionato che colpisce più bambini. Anche i paesi UE/SEE stanno vivendo una stagione influenzale precoce e una possibile rinascita della COVID-19 dopo settimane di declino dei casi e ricoveri ospedalieri.

“La stagione festiva – afferma il direttore dell’ECDC Andrea Ammon – di fine anno è associata ad attività come incontri sociali, shopping e viaggi, che comportano rischi aggiuntivi significativi per la trasmissione di RSV e altri virus respiratori. Il rafforzamento dei sistemi sanitari e il sostegno degli operatori sanitari dovrebbero essere prioritari a causa del rischio di una grave pressione sui nostri sistemi sanitari nelle prossime settimane e mesi. Anche la vaccinazione contro l’influenza e la COVID-19 dovrebbe essere una priorità tra i gruppi a rischio”.

Il Centro europeo per il controllo delle malattie rimarca come “oltre ad un aumento del numero di ricoveri ospedalieri, la co-circolazione di RSV, virus influenzale, SARS-CoV-2 e altri virus respiratori può portare a carenze di personale a causa di congedo per malattia. Mantenere un adeguato rapporto tra personale e pazienti, in particolare in terapia intensiva, è fondamentale per mantenere la sicurezza del paziente e la qualità delle cure. Al fine di gestire il numero di casi più elevato previsto, è opportuno prendere in considerazione un aumento di capacità e riesaminare frequentemente in funzione della situazione epidemiologica”.

Per questo l’ECDC fornisce agli Stati membri UE/SEE le seguenti opzioni di risposta:

– Attuare attività di comunicazione del rischio per il pubblico, compresa la promozione attiva delle vaccinazioni contro l’influenza stagionale e la COVID-19;

– Aumentare la consapevolezza tra gli operatori sanitari per diagnosticare tempestivamente i casi e migliorare la preparazione ospedaliera per gestire l’aumento del carico del paziente nelle impostazioni ambulatoriali e ospedaliere. Ciò è particolarmente importante per gli ospedali pediatrici e le unità di terapia intensiva e le strutture di assistenza a lungo termine (LTCF);

– Garantire la profilassi RSV ai lattanti ad alto rischio conformemente alle linee guida nazionali;

– Attuare adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) basate sulla situazione epidemiologica locale, in particolare per i gruppi vulnerabili all’interno delle strutture sanitarie, compresi i sistemi LTCF;

– Promuovere buone pratiche igieniche nella comunità e prendere in considerazione adeguati interventi non farmaceutici (IPN), come rimanere a casa quando ci si ammala, buona igiene respiratoria e delle mani, compreso l’uso appropriato di maschere facciali, un’adeguata ventilazione degli spazi interni, l’uso del telelavoro, ove possibile, ed evitare spazi pubblici affollati;

– Ove possibile, attuare e migliorare la sorveglianza dell’RSV e la sperimentazione degli agenti patogeni respiratori.

12 dicembre 2022
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Ultimo aggiornamento

14 Dicembre 2022, 21:54

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