Focus Senato: l’Italia è fanalino di coda nella spesa sanitaria ma brilla nell’aspettativa di vita

di Er.Di.

Data:
4 Luglio 2023

Focus Senato: l’Italia è fanalino di coda nella spesa sanitaria ma brilla nell’aspettativa di vita

di Er.Di.

“Con una spesa sanitaria pubblica pari al 7,1% del Pil, l’Italia nel 2020 è risultata terza, fra i Paesi europei comparati, per numero di posti letto ospedalieri (3,19 ogni 1000 abitanti) e ha fatto registrare la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani. Altre classifiche – dall’aspettativa di vita alla nascita (83 anni) all’aspettativa di vita in salute (71,9 anni) – ci vedono però al vertice, merito anche degli stili di vita”. Lo afferma un dossier dell’Ufficio Valutazione Impatto del Senato, curato da Silvio Biancolatte e Simone Bonanni che, in occasione dei 45 anni del Servizio sanitario nazionale, mette a confronto costi, performance, efficacia con gli altri sistemi di healthcare.

La spesa pubblica statunitense, che si colloca al 15,9%, nonché la spesa pubblica dei Paesi con sistemi Bismarck, ossia basati “sull’assicurazione sociale di malattia” che comprende anche Francia e Germania, risulta più elevata rispetto a quella dei Paesi con sistemi Beveridge (universalistici). Tra questi Italia e Spagna risultano ultime a livello di spesa sanitaria pubblica totale in rapporto al Pil: il dato 2021 è pari al 7,1% del prodotto interno lordo per l’Italia, al 7,8% per la Spagna.

Se si passa all’analisi del dato relativo alla spesa pubblica pro capite nel 2021, si osserva l’Italia al penultimo posto del ranking (3.052 dollari) con la Spagna (2.724) a chiudere la classifica. Gli Stati Uniti si confermano primi per livello di spesa (10.052). “La tendenza alla maggiore dispendiosità dei sistemi Bismarck – sottolinea il dossier – appare ribadita anche in questo contesto”.

La spesa ospedaliera pubblica pro-capite vede ancora l’Italia, con 1.614 dollari, nella parte bassa della classifica, dove precede solamente la Spagna e il Canada. Meno lineare in questo caso il raffronto tra sistemi Beveridge e sistemi Bismarck: la Svezia svetta tra i Paesi europei (2.256 ), seguita da Francia (2.046), Regno Unito (1.964) e Germania (1.941). La spesa USA è quella più alta in assoluto: 3.480 dollari.

Riguardo al numero di posti letto ospedalieri per 1.000 abitanti, l’Italia risulta terza fra i Paesi europei (anno 2020), con 3,19 posti a disposizione. Prima, con un notevole distacco, è la Germania con 7,82 posti, seconda la Francia, con 5,73; seguono gli altri Paesi europei (2,95 posti la Spagna, 2,43 il Regno Unito, 2,05 la Svezia). Gli Stati Uniti dispongono di 2,8 posti (dato del 2019) e il Canada di 2,55.

Quanto invece ai posti letto per long term care in strutture residenziali, nel 2019 l’Italia fa registrare la più bassa disponibilità di risorse (18,8 posti per 1000 abitanti di età pari o superiore a 65 anni). “Il dato – sottolinea il dossier – disallinea il nostro Ssn da tutti gli altri sistemi sanitari oggetto di comparazione: si noti il distacco con gli Stati Uniti (29,9 posti) che pure occupano il penultimo posto di questa classifica”. Gli altri Paesi destinano alle cure di lungo periodo risorse significativamente più ingenti, fino al picco svedese di 68,1 posti letto.

Riguardo al numero di medici in attività per 1000 abitanti (anno 2020), la Spagna presenta il numero più elevato di medici (4,58), seguita da Germania (4,47), Svezia (4,29, nel 2019), Italia (4), Francia (3,17), Regno Unito (3,03), Canada (2,73) e USA (2,64 nel 2019). Riguardo al numero di infermieri in attività per 1000 abitanti, invece, spicca il primo posto della Germania (12,06), unico Paese Bismarck qui considerato, seguita dai restanti Paesi Beveridge. Italia e Spagna sono in fondo a questa classifica, con dati vicini (rispettivamente 6,28 e 6,1); in una fascia intermedia si collocano Svezia (dato 2019), Canada e Regno Unito.

L’Italia, invece, scala la classifica sulla probabilità di un trentenne di morire entro il compimento del 70° anno di età per malattia cardiovascolare, cancro, diabete, malattia respiratoria cronica (dati 2019) con il secondo miglior risultato (9%), subito dopo la Svezia (8,4). Seguono Canada e Spagna (appaiati con 9,6). Seconda posizione anche per l’aspettativa di vita alla nascita, tout court (dati 2019) con 83 anni, dopo la Spagna (83,2) e prima della Francia (82,5). Sotto la soglia degli 80 anni si collocano solo gli Stati Uniti (78,5). Anche sull’aspettativa di vita in salute alla nascita (HALE, anno 2019), infine, l’’Italia si posiziona al secondo posto (71,9 anni, al pari della Svezia), dopo Francia e Spagna (entrambe fanno registrare 72,1). Unico Paese sotto la soglia dei 70 anni sono gli Stati Uniti (66,1).

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Ultimo aggiornamento

4 Luglio 2023, 19:46

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