Pnrr. L’allarme delle Regioni: “Manca personale per Case e Ospedali di Comunità e per l’Adi”. Ma i problemi ci sono anche per le risorse a causa dell’inflazione: “Occorre rivedere il Piano”
Audizione oggi davanti alle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e alle Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato.
Data:
25 Luglio 2023
Audizione oggi davanti alle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e alle Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato. Problemi anche su Telemedicina, Fascicolo sanitario elettronico e Digitalizzazione Dea. IL DOCUMENTO
18 LUG –
“La Conferenza delle Regioni ritiene necessaria una parziale revisione del Piano di ripresa e resilienza su tempistiche e la messa a terra di alcuni interventi previsti”, lo dichiara in audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica, Marco Alparone Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Vicepresidente Regione Lombardia).
“Tale esigenza si pone a causa del mutamento degli scenari geopolitici e di un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e alle difficoltà del loro reperimento”, spiega Alparone.
Nello specifico le Regioni hanno anche segnalato le maggiori criticità sulla sanità.
Ecco i punti critici:
Dotazione di risorse professionali La proficua realizzazione delle opere (COT, Case di Comunità, Ospedali di Comunità) dovrà coniugarsi con l’arruolamento dei professionisti sanitari necessari, in conformità ai requisiti stabiliti dal DM 77 del 23 maggio 2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Desta preoccupazione, anche ai fini del potenziamento delle prese in carico (PIC) dell’ADI degli ultra 65 enni (milestone), il divario fra la fuoriuscita del personale dal SSN (dovuto a pensionamenti, trasferimenti al settore privato, all’estero, invalidità maturate) e l’effettiva possibilità di assunzione o convenzionamento al completamento dei percorsi formativi.
Tali considerazioni valgono per i professionisti che operano nel SSN in qualità di dipendenti (es. infermieri) e per i medici che operano con rapporto convenzionale (es. cronica mancanza di medici di assistenza primaria). Si segnala l’importanza di strutturare e monitorare accuratamente la progressiva formazione delle risorse professionali necessarie a garantire il rispetto delle milestone (es. ADI PNRR) ed il concreto funzionamento delle strutture realizzate (es. Case della Comunità). Si segnala in generale che la difficoltà di reperimento del personale infermieristico da parte delle Aziende sanitarie e dei soggetti accreditati e a contratto privati, in un contesto di generale carenza di personale sanitario, rende particolarmente impegnativo il conseguimento dei volumi incrementali di prese in carico in assistenza domiciliare previsti dai target intermedi e finali dell’obiettivo di investimento.
Coperture economiche La contrazione dell’offerta conseguente al Covid, unitamente alla ripresa della domanda, ha reso il prezziario utilizzato da Agenas (base 2018) per la quantificazione dei lavori non coerente all’attuale quadro di mercato. L’andamento inflattivo degli anni 2022 e 2023, con particolare riferimento ai costi energetici (che attraverso i trasporti si diffondono al resto dell’economia) ha reso tale divario ancora più ampio. Le Regioni non hanno potuto recuperare pienamente il divario fra “richiesto” e “finanziato”, posto che provvedimenti per l’accesso a risorse aggiuntive, fra cui il Dl 50/2022, richiedevano una fase di valutazione progettuale avanzata (livello esecutivo) fino alla quantificazione economica per l’accesso alle risorse.
Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 28 marzo 2023 Fondo opere indifferibili 2022. Procedura di recupero. (23A02353) ha stanziato ulteriori risorse per complessivi 28.080.368,00 €. Si segnala l’esigenza, stante il perdurare delle condizioni inflattive dell’economia, di proseguire con il monitoraggio della copertura economica al fine di condurre a proficua esecuzione i contratti, dati i prevedibili contenziosi con le imprese aggiudicatrici. Occorre poi considerare che, parallelamente all’avanzamento nell’attuazione fisica del PNRR di COT CDC e ODC, si produrrà progressivamente un incremento del fabbisogno di FSR corrente per beni, servizi e personale; l’incremento fisico delle strutture del territorio previsto dal PNRR era sì accompagnato dall’incremento dalle assegnazioni di FSR a livello nazionale per il personale (DL 34/2020 e comma 274 della finanziaria 2022) ma non da quello per i beni e i servizi necessari al loro funzionamento (tra cui oggi il tema del costo dell’energia collegato ad esempio alle nuove superfici in mq per Ospedali di Comunità, Case di Comunità etc…. da lavare, scaldare, manutenere, vigilare, approvvigionare).
In generale quindi occorre considerare il fabbisogno di copertura dei costi correnti legati all’organizzazione necessaria all’erogazione dei servizi di COT, CDC e ODC a valle della realizzazione delle opere. Con riferimento poi all’obiettivo di investimento del PNRR legato all’ADI si segnalano i seguenti punti di attenzione: – la sostenibilità della spesa in itinere posto che il meccanismo finanziamento di tale obiettivo di investimento prevede che gli anticipi (sull’esercizio x+1) non vengano riconosciuti se nell’esercizio X non si raggiunge pienamente il target intermedio. Ciò significa che i costi parziali comunque sostenuti dalle Aziende sanitarie (ATS) verso terzi per l’acquisto di prestazioni di cure domiciliari non verrebbero rimborsati finché non viene raggiunto il target (n. di assistiti) intermedio definito dall’obiettivo.Occorrerebbe quindi, trattandosi di spesa corrente, prevedere il rimborso del livello intermedio comunque annualmente raggiunto e poi il relativo saldo al momento dell’effettivo relativo raggiungimento; – la sostenibilità della spesa a chiusura del programma, non potendo immaginare che la relativa copertura possa garantirsi attraverso un pieno e corrispondente diretto risparmio di spesa sulla voce dei ricoveri del FSR.
Digitalizzazione DEA Si propone al fine di superare le criticità rilevate presso le Regioni/PA di avviare l’iter di modifica delle condizionalità espresse nell’Annex della Decisione di esecuzione del Consiglio relativa al PNRR dell’Italia che individua come unica modalità di affidamento l’utilizzo di AQ Consip aggiudicate entro dicembre 2022. Tale vincolo non consente ormai alle Regioni di raggiungere tutti gli obiettivi PNRR con conseguente impossibilità di procedere con l’utilizzo delle risorse economiche assegnate. Si chiede, contestualmente, a causa del prolungato blocco e/o indisponibilità dei principali Accordi Quadro Consip, di chiedere anche il differimento delle Milestone per il raggiungimento degli obiettivi.
Telemedicina Si rileva ad oggi la necessità che si completi iter nazionale di riparto delle risorse del PNRR. Inoltre, si propone di valutare l’opportunità/necessità di definire a livello nazionale, al più presto, le specifiche tecniche della piattaforma oggetto di gara con particolare attenzione a quelle di interoperabilità verso i servizi e sistemi regionali trasversali (es. CUP, cassa, refertazione firma digitale, viewer dati clinici) e per l’interfacciamento dei device con le soluzioni di telemedicina che si andranno a sviluppare, al fine tra l’altro di evitare il classico lock-in.
Fascicolo Sanitario Elettronico Necessità che si completi l’iter nazionale di adozione dei decreti finalizzati a superare con gli elementi di attenzione rappresentati dal Garante della privacy in merito al Gateway ed all’Ecosistema Dati Sanitari. Inoltre, si rappresentano, come già segnalato in diverse occasioni, significativi ritardi di avvio o rilascio delle nuove funzionalità fse 2.0 da parte dei fornitori degli applicativi refertanti presso le Aziende sanitarie, con conseguente impossibilità di raggiungimento delle scadenze temporali definite. Si chiede, pertanto, il differimento delle tempistiche per la realizzazione degli interventi di adeguamento delle soluzioni software in uso presso le Aziende sanitarie.
DNSH (Principio : Do No Significant Harm) La circolare 33 del 14 ottobre 2022 fornisce disposizioni diverse rispetto alla circolare 32 il 30 dicembre 2021. Alcune progettualità in stato avanzato (progetti definitivi) presentano difficoltà per l’innesto di ulteriori requisiti nei progetti già completati; il cambio delle regole in corsa (nuova circolare), rende difficile il rispetto delle milestone e soprattutto genera costi –oltre le disponibilità- per il rifacimento delle attività già effettuate. La circolare 33 del 14 ottobre 2022 indica: “Si segnala che le revisioni apportate alle opzioni di verifica ex-ante ed ex-post e alle check list sono migliorative ma non inficiano scelte eventualmente effettuate sulla base delle precedenti versioni. Si ricorda, inoltre, che la Guida è uno strumento di orientamento e supporto. Rimane in capo alle Amministrazioni titolari la responsabilità di assicurare la conformità ai requisiti DNSH degli interventi finanziati, anche tramite la trasmissione di indicazioni puntuali ai soggetti attuatori in sede di monitoraggio e rendicontazione dei traguardi e obiettivi (milestone e target) e in sede di verifica e controllo della spesa.”
Dal punto di vista tecnico, gli energy manager aziendali sono chiamati a verificare, sulla parte energetica, la sussistenza di requisiti che parrebbero contraddittori (edifici ad energia quasi zero) rispetto al consumo complessivo di energia (un concetto oggettivamente diverso). La comparazione fra queste grandezze pare essere problematica anche su nuove costruzioni; maggiori difficoltà si riscontrano in caso di ristrutturazione, anche parziale, degli edifici. Se si confronta il criterio della circolare 32/2021 con quello della circolare 33/2022, che si concentra sull’energia totale dell’edificio (40% dell’energia totale), pare difficile far coesistere i due requisiti. Ciò in quanto le strutture sanitarie acquisiscono l’aria dall’esterno, la condizionano e non la riciclano; ciò comporta un maggior consumo energetico, che genera difficoltà nel rispetto dei requisiti della circolare 33.
Le tempistiche di funzionamento degli ospedali (24 ore su 24) comportano ulteriori problematiche nella riduzione dell’energia totale consumata. Dal punto di vista documentale, peraltro, i Contratti Istituzionali di Sviluppo peraltro riportano negli allegati Piani Operativi Regionali tabelle che sono state definite prima della circolare 33; ogni nuova variazione va finanziata e abbinata a tempi di realizzazione coerenti. Inoltre, il DSNH con i nuovi requisiti diverrebbe quindi da rispettare, retroattivamente, anche per gli interventi ex piano Arcuri di cui all’articolo 2 del DL 34 / 2020.
Il 16 febbraio 2023 è stato approvato lo “schema di report “RELAZIONE SUL RISPETTO DEL PRINCIPIO DNSH PER I PROGETTI DI INTERVENTI PNRR MISSIONE 6 – SALUTE“ che regioni hanno recentemente trasmesso alle ASR. Sono in corso le verifiche di compatibilità delle nuove istruzioni rispetto alle attività già realizzate.
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18 luglio 2023
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Ultimo aggiornamento
25 Luglio 2023, 20:43
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