Case di comunità. Fnopi: “Deve essere nodo della rete territoriale, da sola non può garantire prossimità”
Deve essere legata a tutto quello che c’è sul territorio: gli studi dei medici di medicina generale se sono fuori la Casa di comunità, i pediatri, le farmacie, comunali o private, gli specialisti ambulatoriali, tutta la rete privata accreditata, tutta la rete socio assistenziale, tutta la rete dei comuni e del Terzo settore 13 SET – “Ogni volta che si affronta il tema delle Case di comunità la prima osservazione da parte della stampa è: se non c’è dentro un medico, a cosa servono? Credo sia il caso di provare a cambiare la narrazione, perché se pensiamo che la Casa di comunità sia un piccolo ospedale è ovvio che mi aspetto di trovare medici e infermieri, è un’evoluzione anche dal punto di vista semantico, dove c’è una collaborazione della ‘community building’ con la rete delle amministrazioni locali, con i comuni e con tutti quelli che sono fuori della Casa di comunità”.