Sanità Puglia: 2.500 nuove assunzioni nel 2025
Pronti a garantire subito 1.000 nuove assunzioni nella sanità a partire dai primi mesi del 2025, alle quali si aggiungeranno ulteriori 1.
Pronti a garantire subito 1.000 nuove assunzioni nella sanità a partire dai primi mesi del 2025, alle quali si aggiungeranno ulteriori 1.
Le donne superano gli uomini di 1.277.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: “Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al Ssn, con un importo di oltre 134 miliardi di euro e un delta positivo rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro.
19/12/2024 I lavori delle due giornate internazionali promosse nel mese di ottobre 2024 dalla FNOPI e che hanno riunito a Roma i maggiori rappresentanti delle istituzioni infermieristiche di Europa e del Mondo sono confluiti in un position statement dal titolo Sviluppo delle professioni infermieristiche in Europa e nel mondo.
17/12/2024 Infermieri e medici sono sempre meno, stanchi, frustrati , in un Ssn che “sembra aver smarrito la via, dimenticando le priorità per cui era stato istituito, trascurando la sua forza pulsante, cioè il suo personale”.
“La Federazione si mette al servizio delle istituzioni per rafforzare i contenuti di assistenza della legge Basaglia, confermandone i principi ispiratori” ha sottolineato Consigliere nazionale Fnopi Gagliano, nel corso dell’audizione in 10° commissione affari Sociali al Senato 11 DIC – “Accogliamo favorevolmente i progetti normativi che intendono rafforzare la tutela della salute mentale, da sempre per la Federazione un caposaldo della propria attività istituzionale, ma anche degli infermieri, che sono ormai centrali in ogni percorso clinico e assistenziale di presa in carico dei pazienti”.
Nonostante la pandemia abbia causato una riduzione del fenomeno della mobilità sanitaria, già dalla seconda metà del 2020 si osserva una ripresa del trend.
Rapporto Oasi Bocconi/ Alla sanità italiana servono 40 miliardi per raggiungere i livelli dell’Europa: la sostenibilità del sistema universalistico è la sfida per gestire liste di attesa e disuguaglianze Il Servizio sanitario nazionale italiano è da decenni tra i meno finanziati in Europa, per una cifra oggi pari al 6,3% del Pil, pur essendo il secondo Paese più anziano al mondo.
La Consulta: “Per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il “fondamentale” diritto alla salute che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta out of pocket”.